Se la decarbonizzazione del trasporto aereo lato vettore pare ancora lontana, gli aeroporti sono invece sempre più sostenibili. In India, il consorzio che gestisce il Delhi International Airport Limited ha firmato un accordo di acquisto a lungo termine (PPA) fino al 2036 per la fornitura di energia da fonte idroelettrica per il più importante scalo della capitale indiana.
Grazie a questo accordo l’aeroporto internazionale potrà soddisfare il 94 per cento del proprio fabbisogno energetico e ridurre le emissioni di CO2 di 200.000 tonnellate ogni anno. Il Delhi International Airport Limited (DIAL) diventerà così totalmente green, avendo in precedenza già coperto il restante 6 per cento con una centrale fotovoltaica da 7,8 MW e una da 5,3 MW nel terminal dei Cargo.
Una strada imboccata anche da altri aeroporti indiani, in linea con il programma del ministero dell’aviazione civile che prevede di avere 90 scali carbon neutral entro il 2024.
L’India vanta già alcuni esempi virtuosi: l’aeroporto internazionale di Cochin (CIAL) nello Stato di Kerala, premiato nel 2018 con il titolo di Champions of Earth, è stato il primo scalo totalmente green, avendo soddisfatto tutto il proprio fabbisogno grazie a impianti fotovoltaici. Anche l’aeroporto internazionale Chhatrapati Shivaji Maharaj (CSMIA) di Mumbai da agosto 2022 copre tutti i consumi elettrici con fonti rinnovabili grazie a impianti eolici e idroelettrici (95 per cento) e alle centrali fotovoltaiche installate presso lo scalo (5 per cento).
L’India si è posta come obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2070.
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