La sostenibilità nei trasporti, per definizione e nell’ottica dell’economia circolare, deve soddisfare contemporaneamente i requisiti sociali, economici, tecnologici e ambientali. Il biometano li soddisfa tutti e costituisce l’unione di più filiere: agricola, industriale, artigianale ed energetica.
Nell’ampia intervista pubblicata su Nuova Energia, Flavio Merigo, presidente di Assogasmetano, ha spiegato quale può essere il contributo alla decarbonizzazione del settore dei trasporti fornito dal parco circolante a biometano.
“In Italia circolano attualmente circa un milione di veicoli alimentati a gas naturale. E Il metano, il più pulito dei carburanti fossili, è il ponte ideale per un massiccio impiego del biometano senza traumi economici, tecnici e infrastrutturali con un immediato enorme vantaggio ambientale”.
Biometano del quale l’Italia è tra i maggiori produttori al mondo, che rappresenta un elemento fondamentale nella strategia del nostro Paese per la lotta al cambiamento climatico, in grado di determinare una transizione energetica verso un’economia a basso contenuto di carbonio fondata sulla sostenibilità e sulla circolarità nell’utilizzo delle risorse.
Il processo di upgrading del biogas restituisce un biocombustibile flessibile e programmabile, adatto a incrementare la percentuale di energia rinnovabile e l’indipendenza energetica.
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