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TRANSIZIONE ENERGETICA

Spinaci (Unem): “Decarbonizzazione-elettrificazione, un binomio non correlato”

Il percorso verso la mobilità sostenibile sembra aver trovato nell’elettrificazione l’unica strada da imboccare, nonostante gli alti costi e la necessità di realizzare nuove infrastrutture. Eppure, soluzioni più accessibili e già pronte - come i biocarburanti e i low carbon fuels - non mancano.

Di queste, e dell’evoluzione del settore petrolifero, ha parlato Claudio Spinaci, presidente di Unem - Unione Energie per la Mobilità, nell’ampia intervista di copertina che apre il numero di Nuova Energia attualmente in distribuzione.


“Il dibattito pubblico è tutto focalizzato su come elettrificare, cioè su come consumare. Ed è un paradosso, perché il nostro problema è come aumentare la produzione da fonti rinnovabili - a costi accessibili e che non limitino la competitività delle nostre filiere industriali - e non come consumare qualcosa che non sappiamo come produrre, né quali costi avrà. Invece siamo partiti dalla fine - l’elettrificazione - creando un binomio assolutamente non correlato decarbonizzazione-elettrificazione”.

Il punto centrale è un altro: decarbonizzare i processi esistenti, tra cui la filiera petrolifera, riducendo la materia prima petrolio e introducendone di nuove; oggi biomasse, domani rifiuti nell’ottica dell’economia circolare, dopodomani la CO2 stessa per la produzione di carburanti sintetici.


“Per quanto riguarda gli eFuels, essendo perfettamente miscibili possono essere impiegati, in quota parte o in purezza, su qualsiasi veicolo, esattamente come i prodotti tradizionali. Nel circuito distributivo esistente entrerebbe un carburante decarbonizzato utilizzabile anche nelle Euro 0. È una soluzione reale e immediata, che si avvale della filiera distributiva che già abbiamo e che consente di decarbonizzare il parco circolante, i mezzi pesanti, l’aviazione e la marina, settori del trasporto considerati hard to abate per i quali l’alternativa elettrica ad oggi non è prevedibile”.

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