Efficienza delle risorse ed economia circolare sono al centro delle strategie della UE per uno sviluppo sostenibile che minimizzi gli sprechi e valorizzi gli scarti. In questo contesto, la Romania ha annunciato sovvenzioni per 220 milioni di euro, previsti dai fondi del PNRR, per la costruzione di nuovi impianti di riciclo dei rifiuti.
Secondo il Ministero dell’Ambiente rumeno, questo intervento permetterà di migliorare il sistema di gestione dei rifiuti, caratterizzato da bassi volumi di raccolta differenziata, e finanziare la costruzione di 26 nuovi impianti. I sussidi potranno coprire fino al 75 per cento dell’importo totale e fino a un massimo di 8,4 milioni di euro per progetto.
I costi ammissibili sono quelli relativi alla costruzione degli edifici con le relative attrezzature, l’acquisto e l’assemblaggio di macchinari, impianti e attrezzature. I progetti selezionati dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026.
Secondo i dati del Ministero, in Romania finisce in discarica oltre l’80 per cento dei rifiuti prodotti ogni anno, mentre è avviato a riciclo solo il 12 per cento. Numeri che collocano il Paese al 26° posto - su 27 Stati membri UE - in termini di tassi di riciclaggio.
Secondo la Global Recycling Foundation, il riciclo consente di risparmiare ogni anno più di 700 milioni di tonnellate di CO2; una cifra destinata ad aumentare fino a 1 miliardo di tonnellate entro il 2030.
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