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RIFIUTI

Raccolta differenziata e riciclo: le (almeno) sette vite della carta

Siamo tra i migliori in Europa nel riciclare carta e cartone, con una raccolta annuale che supera i 3,6 milioni di tonnellate. Tuttavia, non tutti gli italiano conoscono il viaggio che fa la carta dopo il conferimento in cassonetto. Per questo è nata la Paper Week di Comieco.

Da sinistra, Noemi David, Giovanni Storti, Alberto Marchi (presidente Comieco), il viceministro MASE Vannia Gava, Enrico Finzi e Giacomo Poretti

Una settimana per conoscere il mondo del riciclo di carta e cartone - decine di appuntamenti gratuiti quotidiani su tutto il territorio nazionale rivolti a cittadini, scuole, professionisti e opinion maker - presentata alla stampa dal Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica nella inconsueta cornice del teatro Oscar deSidera, a Milano.


“In questo luogo, tornato a nuova vita grazie alla dedizione di Giacomo Poretti - ha esordito Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco - abbiamo l’occasione di presentare la terza edizione della Settimana della Carta - così Rampelli non mi bacchetta. Una edizione che torna in presenza in tutta Italia”.

Dal 15 al 21 aprile ritorna infatti la Paper Week, la campagna nazionale organizzata da Comieco in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici e Unirima. Più di cento impianti aperti lungo tutto lo Stivale, per permettere ai cittadini di vedere che cosa succede con il riciclo di carta e cartone dopo la raccolta differenziata.


Un ambito - quello della raccolta differenziata - che in Italia continua a dare ottimi risultati. Lo dicono i numeri: nel 2021 è cresciuta del 3,2 per cento. Siamo vicinissimi agli obiettivi UE che prevedono il riciclo dell’85 per cento degli imballaggi cellulosici entro il 2030.


Per soddisfare tutte le curiosità non c’è niente di meglio di una prova pratica: vedere che il piccolo sforzo quotidiano di ciascuno nella raccolta differenziata di carta e cartone ha un reale valore, una utilità, produce un risultato pratico che si traduce nell’attività operativa.


Ha aperto l’incontro - una piacevole sorpresa, era annunciata in collegamento video - Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha mostrato ampia disponibilità e si è trattenuta volentieri fino alla fine. Segno che le parole con cui ha esordito - “È un piacere, ci tenevo ad essere oggi in presenza” - erano davvero sentite.


“Lavorando secondo la gerarchia dei rifiuti che ci arriva dall’Unione Europea - ha commentato Vannia Gava - l’Italia ha saputo creare un vero e proprio comparto industriale nel riciclo, con benefici per i territori in termini occupazionali e di know-how. Ma se vogliamo realizzare la transizione ecologica, dobbiamo farlo con la tecnologia: quindi con gli impianti”.

Già oggi il 75 per cento degli imballaggi nel nostro Paese viene riciclato, in anticipo sui target previsti dalla normativa europea. Questo grazie agli investimenti fatti sulle infrastrutture, a cui il PNRR darà ulteriore impulso. Il rifiuto non è un problema, è una opportunità se c’è la tecnologia attraverso cui possiamo dargli una seconda vita. E nel caso di carte e cartone, le vite nuove sono almeno sette... Fulgido esempio di reincartazione!



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