Tra le strade imboccate sulla via della decarbonizzazione e della indipendenza energetica c’è anche il nucleare. Una soluzione che sembra essere stata scelta con convinzione dalla Polonia. Il governo di Varsavia prevede infatti la costruzione di tre nuove centrali nucleari per una capacità complessiva di 9 GW entro il 2040.
La prima sarà realizzata sulla costa del Mar Baltico, vicino alle città di Lubiatowo e Kopalino. La costruzione del primo reattore da 1 GW, con tecnologia della statunitense Westinghouse, è prevista nel 2026, mentre la messa in funzione è attesa per il 2033.
Nell’ambito del programma nucleare polacco è stato inoltre firmato un memorandum d’intesa tra il Ministero dei Beni statali della Polonia, il Ministero del Commercio, dell’industria e dell’energia della Corea del Sud e altri partner industriali per valutare la sostenibilità di una centrale nucleare nella parte centrale del Paese. Infrastruttura che sorgerebbe nei pressi del piccolo centro abitato di Patnow. Saranno eseguite analisi geotecniche, sismiche e ambientali al fine di elaborare un piano preliminare che sarà presentato entro la fine dell’anno.
“La Polonia - ha dichiarato Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco - ha bisogno di energia sicura per sostituire il carbone. Le future centrali nucleari contribuiranno a garantire l’indipendenza energetica del Paese”.
A settembre 2022 la Polonia ha firmato un accordo con gli Stati Uniti proprio per la cooperazione nel campo del nucleare civile. Secondo stime governative, la rete elettrica del Paese richiede investimenti di almeno 25 miliardi di euro per consentire la transizione dal carbone alle fonti rinnovabili e all’energia nucleare.
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