Sole e Africa sono, non solo nell’immaginario collettivo, un’unica cosa. Tant’è che se si parla di sviluppare progetti rinnovabili in questo bellissimo Continente non si può non partire dal fotovoltaico.
Il Ministero delle Infrastrutture e delle Risorse Naturali (MIRN) di Sao Tomé e Principe, piccolo Stato insulare di 220.000 abitanti nel golfo di Guinea a 200 chilometri dalla costa del Gabon, ha annunciato l’avvio di una gara per la realizzazione di un impianto solare da 1,5 MW da realizzare in un’area a sud di Santo Amaro. La società aggiudicataria, oltre alla realizzazione, ne curerà la gestione e la manutenzione.
L’impianto, che dovrà essere operativo entro la fine del 2022, potrà avvalersi del supporto e delle garanzie dell’African Development Bank (AfDB), attraverso il suo Energy Transition and Institutional Support Program (ETISP). Oltre a un sostegno finanziario, AfDB fornirà l’assistenza tecnica necessaria per il processo di approvazione del progetto e la supervisione della fase di commissioning, delle prove di funzionamento e dell’interconnessione alla rete.
Sempre attraverso l’ETISP, che ha una dote di 12 milioni di dollari, il governo di Sao Tomé e Principe sta realizzando il mini-impianto idroelettrico di Papagaio. Situato sull’isola di Principe, avrà una capacità di 1 MW e dovrebbe essere operativo entro il 2024.
Attualmente le energie rinnovabili rappresentano solo il 5 per cento del mix elettrico dell’ex colonia portoghese - che in un’epoca ormai lontana è stata la capitale del cioccolato - e generate per la quasi totalità dalla centrale idroelettrica di Contador, che ha una capacità di 1,9 MW.
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