Circondata dal mare, l’Inghilterra da sempre ha fatto del proprio settore navale un fiore all’occhiello. Un comparto che ha tuttavia maggiore difficoltà a intraprendere la strada della decarbonizzazione. Per questo, il Regno Unito ha annunciato una sovvenzione di 60 milioni di sterline (circa 67,5 milioni di euro) per la terza fase della Clean Maritime Demonstration Competition (CMDC3).
Promossa dal Department for Transport e da Innovate UK, l’agenzia nazionale per l’innovazione, la CMDC3 prevede la presentazione di progetti per lo sviluppo di imbarcazioni con motori alimentati da energia verde, come l’idrogeno, l’ammoniaca, l’elettricità. Il progetto RESTORE, finanziato con 4,6 milioni di sterline (5,2 milioni di euro), prevede di alimentare i catamarani utilizzati per trasportare i tecnici adibiti alla manutenzione delle turbine eoliche offshore con un sistema di propulsione a idrogeno verde e accumulo.
RESTORE riunisce industrie del settore e istituti di ricerca universitari che lavoreranno per sviluppare sistemi di alimentazione scalabili ed economici che possano essere adattati alle navi esistenti. Inoltre, saranno progettate infrastrutture per la produzione di idrogeno verde attraverso un elettrolizzatore da 50 kW. Il progetto, che testerà le soluzioni sul catamarano Princess Royal Vessel utilizzato per trasportare i tecnici dal porto di Blyth sugli impianti al largo della costa nordorientale dell’Inghilterra, valuterà anche l’efficacia di una soluzione che prevede la combinazione tra alimentazione con batterie e motore diesel esistente.
Un altro progetto, sempre finanziato all’interno del CMDC3, prevede invece la realizzazione di un nuovo traghetto completamente elettrico per la navigazione sul Tamigi nella tratta tra Canary Wharf e Rotherhithe.
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