Velocità del vento molto elevata, maggiore ventosità nei mesi meno soleggiati e un clima
che, al contempo, favorisce una maggiore efficienza solare, fanno della Mongolia, e in particolare il deserto dei Gobi, il terreno ideale per lo sviluppo di parchi eolici e fotovoltaici.
Un potenziale, che secondo l’International Renewable Energy Agency (IRENA) consentirebbe di produrre 15.000 TWh di elettricità l’anno da fonte solare ed eolica, che il Governo vuole ora sviluppare per portare la quota di FER nel proprio mix energetico al 20 per cento entro il 2023 e al 30 per cento entro il 2030.
Per questo, la Mongolia sta ampliando la cooperazione con organizzazioni internazionali e investitori privati per realizzare nuovi impianti di generazione da rinnovabili e ha recentemente firmato un Memorandum d’intesa (MoU) con una società australiana per condurre indagini sul potenziale di produzione di energia da idrogeno verde nella regione del Gobi. Da notare che nella provincia cinese del Gansu, al confine con la Mongolia, è già attivo uno dei parchi eolici più grandi al mondo.
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