Le condizioni meteo estreme, diretta conseguenza dei cambiamenti climatici, non hanno frontiere e vanno quindi adottate politiche comuni per contrastarle. Decarbonizzare sviluppando la generazione da rinnovabili può essere una strada da seguire.
In questa ottica anche il governo dello Zimbabwe ha varato due nuove politiche per lo sviluppo delle FER e per la produzione di biocarburanti, che dovrebbero contribuire anche a uno sviluppo socio-economico.
“Nel Paese - ha dichiarato Emmerson Dambudzo Mnangagwa, presidente della Repubblica dello Zimbabwe - sentiamo l’impatto del cambiamento climatico molto più di molti altri. Le nostre temperature sono aumentate di circa 2 gradi Celsius nell’ultimo secolo e solo negli ultimi decenni abbiamo dovuto affrontare 10 gravi siccità. Per questo il mio Governo si è impegnato a ridurre le emissioni del 40 per cento entro il 2030”.
In particolare, l’obiettivo è di arrivare ad avere il 26,5 per cento dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili al 2030. Per questo sono allo studio politiche per favorire gli investimenti privati nel settore energetico.
Come altri Paesi africani, anche nello Zimbabwe sono frequenti i blackout dovuti a carenze infrastrutturali e di approvvigionamento e solo il 41 per cento della popolazione, secondo gli ultimi dati della World Bank relativi al 2019, ha accesso all’elettricità.
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