A2A presenta il nuovo Piano Strategico 2024-2035. Crescono gli investimenti, anche grazie ai risultati straordinari conseguiti nei primi tre anni del Piano 2021-2030. Infrastrutture, persone e aziende, decarbonizzazione e sviluppo future-fit gli elementi chiave della strategia del Gruppo. Il messaggio forte? L’azienda continua a investire e a crescere.
“La transizione si fa investendo”. Con queste parole di Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, si può fare buona sintesi della presentazione del nuovo Piano industriale del Gruppo che traguarda il 2035, anno chiave in Europa per la transizione ecologica. L’orizzonte è a 10 anni e il punto di passaggio, il 2035, si ancora a obiettivi europei chiari.
“Complice uno scenario energetico che ci ha favorito, dal 2020 abbiamo realizzato straordinarie performance economiche e industriali superiori alle attese - commenta Renato Mazzoncini - in anticipo rispetto a quanto previsto nel Piano decennale 2020-2030, il primo a 10 anni per una utility”.
Forte di questi risultati, il Gruppo ha deciso di rilanciare le proprie ambizioni con un nuovo Piano al 2035, scegliendo di traguardare un orizzonte più ampio e definendo una tappa intermedia rispetto al net zero del Continente al 2050. 22 miliardi di euro di investimenti in 12 anni - di cui 10 miliardi, il 44 per cento, in business con bassa volatilità - per infrastrutture dedicate all’economia circolare (6 miliardi destinati al trattamento e chiusura del ciclo dei rifiuti, al ciclo idrico integrato e al teleriscaldamento) e alla transizione energetica (16 miliardi di euro per elettrificazione dei consumi e sviluppo della rete di distribuzione elettrica), che si confermano i pilastri della strategia.
In questo contesto di crescita dimensionale di lungo periodo si inquadra anche l’operazione straordinaria da 1,2 miliardi di euro per l’ampliamento della rete elettrica: l’acquisizione di gran parte della rete elettrica della provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia - 17 mila chilometri di rete su cui sono dislocati 800 mila POD e 60 cabine primarie - che consentirà di raggiungere una RAB di 3,4 miliardi al 2035, consolidando la posizione di A2A come secondo operatore italiano e tra i primi 20 in Europa per energia elettrica distribuita.
Questa acquisizione si inserisce nella strategia generale di sviluppo delle reti elettriche che prevede 4 miliardi di euro di CAPEX in arco piano, che permetterà ad A2A di generare 500 milioni di euro di EBITDA al 2035.
“Saremo in grado di creare valore sostenibile - conclude Renato Mazzoncini - assicurando solidità finanziaria e rendimenti ai nostri azionisti”.
Risulta confermato l’obiettivo di decarbonizzazione al 2030 dichiarato nel primo Piano decennale e rafforzato il target al 2035, con una previsione di riduzione del fattore emissivo complessivo di Gruppo del 65 per cento rispetto ai valori del 2017. Un risultato raggiungibile anche grazie all’avvio di un impianto di Carbon Capture e all’azzeramento delle emissioni Scope 2 per l’acquisto di energia.
E per non dimenticare la dimensione di sostenibilità economica, il Piano 2024-2035 conferma l’attenzione del Gruppo verso un’equilibrata struttura del capitale finalizzata a mantenere il profilo di credito a un solido investment grade. La crescita equilibrata della marginalità operativa consentirà di generare un solido flusso di cassa da impiegare per il finanziamento degli investimenti.
Insomma, la strada per la transizione ecologica è lunga, la destinazione chiara, il percorso condiviso: non resta che camminare (e investire!).
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