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RICERCA

Industria e sostenibilità, dagli USA all’Italia focus sul cemento

Uno dei settori più difficili da decarbonizzare è quello del cemento, che nei processi produttivi utilizza coke di petrolio. Negli Stati Uniti, il Dipartimento dell’Energia ha assegnato 3,2 milioni di dollari (3 milioni di euro) al progetto Solar MEAD, che ha l'obiettivo di decarbonizzare la produzione di clinker, componente base per il cemento.

Solar MEAD, guidato dal centro di ricerca federale Sandia National Laboratories e noto come Solar-Thermal Mixed-Media Enhancement and Decarbonization of Clinker Formation, ha presentato un progetto pilota per sostituire nel processo di produzione l’uso dei combustibili fossili con la tecnologia solare termica a concentrazione, riducendo le emissioni e aumentando l’efficienza di processo.


Il clinker è un materiale solido prodotto attraverso particolari lavorazioni ad alta temperatura e i combustibili fossili utilizzati per riscaldare i forni sono responsabili di circa il 40 per cento delle emissioni dirette di CO2 derivanti dal processo. La tecnologia solare termica del progetto Solar MEAD ha consentito di fornire calore oltre i 1.500 gradi Celsius, temperatura necessaria per produrre clinker.


Secondo i ricercatori del Sandia National Laboratories, le tecnologie testate nel progetto pilota potrebbero essere utilizzate anche nelle industrie per la produzione di refrattari, ceramiche e batterie. Sempre nell’ottica della decarbonizzazione dell’industria del cemento, in Italia ha preso il via il progetto di ricerca HERCCULES (Heroes in Southern Europe to decarbonise Industry with CCUS), che ha l’obiettivo di dimostrare la fattibilità dell’intera filiera di cattura, utilizzo e stoccaggio (CCUS, Carbon Capture, Utilisation and Storage) della CO2.

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