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SOSTENIBILITÀ

India, le FER superano i 160 GW di capacità installata

La crisi energetica che sta colpendo in particolar modo l’Europa ha evidenziato la necessità di una forte accelerazione nella generazione da fonti rinnovabili, anche in prospettiva di una maggiore indipendenza energetica. Una strada che sembra essere stata intrapresa con forza anche dall’India.

Secondo il rapporto Energy Compact Progress Report presentato dalle Nazioni Unite all’EnergyNow SDG7 Action Forum, nel biennio 2021-2022 l’India ha installato 13 GW di nuova capacità rinnovabile, raggiungendo un totale installato di 161,28 GW. Senza dimenticare altri 64 GW di progetti in fase di realizzazione e 28 GW per cui sono in corso le aste.


Uno sviluppo che ha contribuito ad aumentare l’accesso all’elettricità nel Paese, riducendo contestualmente la dipendenza dai combustibili fossili. In particolare, il consumo di kerosene è passato da 8.920 milioni di litri nel 2014-15 a 2.040 milioni di litri nel 2020-21, permettendo una riduzione delle emissioni di CO2 di 17,2 milioni di tonnellate l’anno.


Le fonti rinnovabili hanno inoltre garantito una crescita occupazionale, con 111.400 persone attualmente impiegate tra impianti eolici (25.500 occupati) e solari (85.900 occupati). L’India si è inoltre impegnata a ridurre entro il 2030 l’intensità delle emissioni su base PIL del 45 per cento rispetto ai livelli del 2005.

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