Con l’incentivazione - a livello di governo federale e dei singoli Stati - di progetti volti a ridurre l’effetto nocivo dello spandimento eccessivo delle deiezioni animali, negli Stati Uniti sono in aumento gli impianti per la produzione di biometano.
L’ultima rilevazione dell’American Biogas Council (ABC) conta negli States oltre 2.200 siti che producono biogas, tra cui 250 digestori anaerobici nelle fattorie. Ma, soprattutto, rileva come il potenziale di crescita dell'industria del biogas negli Stati Uniti sia enorme.
I sistemi di biogas utilizzano la digestione anaerobica per riciclare i rifiuti organici attraverso un processo biologico naturale, trasformandoli in energia e prodotti per la terra con alto valore agronomico. Al termine delle operazioni di purificazione e upgrading (cioè rimozione dell’anidride carbonica) del biogas, si ottiene il biometano, che contiene una quota pari a circa il 98 per cento di metano e può essere quindi immesso nelle reti gas dopo un’opportuna compressione e odorizzazione.
Lo sviluppo di questi impianti - secondo le stime del DoE (il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti), dell’EPA (l’Agenzia Americana di protezione ambientale) e dell’USDA (il Dipartimento dell’Agricoltura) che suffragano i dati dell’ABC - potrebbe portare alla produzione di oltre 103 trilioni di chilowattora di elettricità ogni anno, con emissioni di CO2 evitate pari a quelle di 117 milioni di veicoli.
Proprio in quest’ottica nasce la partnership tra Sebigas, società italiana del Gruppo TICA che realizza e gestisce impianti biogas, e una rete di sviluppatori americani per la produzione del biometano negli Stati della Pennsylvania, Georgia e New York. Sfruttando le opportunità della legislazione americana per la produzione di biometano da fonti rinnovabili, Sebigas metterà in campo le proprie competenze nella valorizzazione delle deiezioni animali e nella gestione circolare di un allevamento in tre progetti - TLG Energy management LLC, American Farm Resources LLC e Bioenergy Partners LLC - i cui impianti raccoglieranno e tratteranno il letame da circa 26.000 capi di bestiame.
“Affrontiamo con grandi aspettative la sfida del mercato americano del biogas – ha dichiarato Roberto Salmaso, General Manager di Sebigas - e siamo orgogliosi di poter esportare la nostra capacità tecnologica e renderla valore aggiunto per un Paese dotato di un comparto agricolo-zootecnico dalle potenzialità energetiche enormi”.
I tre impianti, per i quali si prevede un ritorno in breve tempo degli investimenti e che porteranno nuovo reddito per gli allevatori, fanno parte di un più ampio programma di sviluppo di Sebigas che include altre 20 nuove realizzazioni negli USA, contribuendo così in modo significativo al processo di decarbonizzazione del Paese.
Il biometano americano, che vede in Wisconsin, Texas, Pennsylvania, Ohio e California gli Stati con la maggiore produzione, potrà avere ulteriore impiego grazie al Green Act & Infrastructure Bill, con cui la nuova amministrazione Biden stanzierà 500 miliardi di dollari nella mobilità sostenibile per i prossimi anni.
Il biogas è tra le fonti energetiche rinnovabili indicate anche dalla UE per concorrere a garantire una maggiore autonomia energetica e per una riduzione graduale dell’inquinamento. Uno sviluppo del settore atteso quindi anche in Italia, forte della sua tradizione agricola e nell’ottica di una economia veramente circolare.
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