Non è una novità che il 2022, per vari motivi, abbia rappresentato un anno importante per la generazione da rinnovabili nella maggior parte del mondo. Non fa eccezione la Gran Bretagna, che ha visto una forte crescita della produzione energetica dei parchi eolici.
Secondo i dati della National Grid ESO, la maggiore azienda di trasmissione e distribuzione di elettricità del Regno Unito, il vento ha contribuito con il 26,8 per cento al mix di generazione elettrica del Paese nell’anno appena concluso, superando nettamente la quota del 21,8 per cento del 2021.
Una crescita dovuta anche all’entrata in funzione di nuovi impianti, tra cui Hornsea 2, il più grande parco eolico offshore del mondo da 1,3 GW, al largo della costa dello Yorkshire e pienamente operativo dall’agosto 2022. Mix energetico, tuttavia, che ha visto ancora capeggiare la classifica il più tradizionale gas naturale, con il 38,5 per cento e in leggero aumento rispetto al 37,8 per cento del 2021.
In picchiata invece il vecchio carbone, con un misero 1,5 per cento; un dato che più di tutti dimostra quanta strada sia stata già fatta, se comparato al 43 per cento nel mix inglese del 2012. Generazione elettrica che nel 2022 ha visto inoltre, al netto delle importazioni, il contributo del nucleare (15,5 per cento), delle biomasse (5,2 per cento), del solare (4,4 per cento), dell’idroelettrico (1,8 per cento) e dello storage (0,9 per cento). La Gran Bretagna si è posta come obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050.
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