La Germania ha un’ambiziosa strategia per l’idrogeno, supportata da investimenti e prove su larga scala per utilizzare il vettore nell’industria, nei trasporti e nel riscaldamento domestico.
Avviato nel 2020, il progetto di ricerca e sviluppo H2HoWi ha come obiettivo quello di esaminare le possibilità per convertire una rete di gas naturale esistente a idrogeno puro. Dopo aver testato la fattibilità tecnica scollegando dalla rete tre strutture commerciali nell’area industriale di Holzwickede, cittadina vicino a Dortmund, per collegarle a un impianto di stoccaggio di idrogeno, il progetto ha ora fatto un passo, forse determinante, verso il futuro.
Sempre a Holzwickede, infatti, l’operatore della rete di distribuzione della cittadina della Renania settentrionale ha ora convertito parte del gasdotto esistente in una vera e propria rete pubblica a idrogeno. In particolare, 500 metri di tubazioni sono stati scollegati dalla rete gas e ricollegati a un impianto di stoccaggio di idrogeno per servire alcuni edifici residenziali dove erano state precedentemente installate caldaie pronte all’uso dell’H2.
“Oggi ci avviciniamo di 500 metri alla neutralità climatica - ha dichiarato Mona Neubaur, ministro dell’Economia, dell’Industria, del Clima e dell’Energia dello Stato del Nord Reno-Westfalia. Adattando con successo la rete del gas per trasportare l’idrogeno, stiamo dimostrando che questa tecnologia priva di emissioni di carbonio non è più solo una visione del futuro”.
Questa fase del progetto H2HoWi, che terminerà a fine 2023, sarà caratterizzata da un monitoraggio continuo per confermare che l’uso dell’idrogeno allo stato puro non compromette la struttura del materiale delle tubazioni e la tenuta dell’infrastruttura esistente.
Attualmente in Germania le normative dettate dalla Deutscher Verein des Gas- und Wasserfaches (DVGW) consentono miscele di idrogeno non oltre il 10 per cento nella rete del gas esistente, ma ci si aspetta che a breve questa quota sia portata al 20 per cento.
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