Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione serve attuare politiche che sovente necessitano di importanti investimenti economici. Costi per la transizione che difficilmente possono essere sostenuti autonomamente dai Paesi in via di sviluppo.
Proprio per questo, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha rilasciato un prestito di 82 milioni di euro per la realizzazione di un parco eolico in Montenegro. Il finanziamento della BERS consentirà all’azienda elettrica statale - Elektroprivreda Crne Gore - di costruire e gestire una wind farm da 55 MW a Gvozd, piccolo villaggio nel Comune di Nikšić, al centro del Paese balcanico.
Una volta in funzione, sarà in grado di soddisfare l’equivalente fabbisogno annuo di 25.000 famiglie, consentendo di evitare l’emissione di 104.000 tonnellate/anno di CO2. Il parco eolico di Gvozd è il secondo finanziato dalla BERS in Montenegro, dopo quello di Krnovo da 72 MW, che è stato il primo grande impianto di generazione rinnovabile del Paese.
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sta supportando il Montenegro anche nello sviluppo della sua prima legge sulle energie rinnovabili e sulle riforme necessarie per agevolare gli investimenti privati nel settore. La BERS ha investito finora 811 milioni di euro per sostenere 83 progetti in questo piccolo Paese balcanico.
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