Una delle soluzioni che molti Paesi stanno adottando per aumentare la propria indipendenza energetica è rappresentata dal gas naturale liquefatto (GNL). In quest’ottica, il Governo del Montenegro ha firmato un memorandum d’intesa con due società statunitensi per la costruzione di un terminale GNL e di una nuova centrale elettrica a gas.
L’accordo prevede la realizzazione di un terminale fisso per l’importazione di GNL nei pressi del porto di Bar, il principale approdo marittimo del Montenegro, con un impianto per lo stoccaggio e una unità di rigassificazione. Per la realizzazione è stato stimato un costo massimo di circa 250 milioni di euro. Il terminal sarà in grado di ricevere 4.000 metri cubi l’ora di GNL, mentre l’impianto di stoccaggio avrà una capacità di circa 40.000 metri cubi.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una centrale a gas a ciclo combinato, collegata al rigassificatore tramite un piccolo gasdotto, con una potenza compresa tra 240 e 440 MW, con un investimento stimato tra 330 milioni di euro e 750 milioni di euro a seconda della taglia. Il terminale GNL e la centrale dovrebbero entrare in funzione entro la fine del 2025.
Il fabbisogno elettrico del Montenegro è soddisfatto principalmente dall’impianto a carbone di Pljevlja, da 225 MW, e dalle centrali idroelettriche di Perućica e Piva, rispettivamente da 307 MW e 342 MW.
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