Come efficientare i consumi, abbattere i costi energetici e contribuire alla decarbonizzazione del Paese? Domande sempre più attuali, con la difficoltà degli approvvigionamenti e l’aumento dei prezzi delle commodity che colpiscono tutti, dalle industrie alle attività commerciali fino agli utenti domestici.
Una soluzione che ora può essere rappresentata da configurazioni come l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili (CER). Con una grande novità: se fino a qualche anno fa utilizzare l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici installati sui tetti era possibile soltanto per singole abitazioni - e il produttore-consumatore era l’unico proprietario - ora la strada si è aperta anche ai condomini delle città. Può nascere un nuovo sistema energetico dove i protagonisti possono essere proprio i cittadini, che diventano prosumer.
I centri urbani - va ricordato - riuniscono oltre il 75 per cento della popolazione europea e contribuiscono per circa l’80 per cento alle emissioni di CO2. Il luogo ideale quindi dove implementare questi strumenti.
Per accrescere la sostenibilità delle nostre città e diminuire l’impatto dei costi energetici, E.ON Energia - tra i principali operatori nel nostro Paese con oltre 1,1 TWh di energia verde fornita ai propri clienti - propone per i condomini, grandi e piccoli, sistemi di efficientamento energetico che consentono di autoprodurre e accumulare energia.
In particolare, con la soluzione WeSolar, rivolta proprio a chi vive in appartamento ed è interessato all’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale, si garantisce un risparmio economico a tutti gli inquilini e una maggiore efficienza energetica dell’edificio: un passo importante per quartieri e città più green. Una proposta che E.ON declina anche ai singoli appartamenti, come parte di un contesto più ampio.
Con E.ON CimaSmart, per esempio, sono proposte una serie di soluzioni - dal riscaldamento allo scaldabagno fino alla climatizzazione - in grado di generare benefici in termini di consumi e di minor impatto ambientale. L’alternativa esiste, ora spetta a consumatori - prosumerin pectore - attivarsi. Insomma, adesso tocca a noi!
Comments