Due sono gli scogli principali che possono frenare la transizione energetica: gli iter autorizzativi, spesso lunghi e farraginosi (non solo in Italia) e i costi, che rallentano il percorso soprattutto nei Paesi con economie più deboli.
La Commissione europea ha ora annunciato nuovi contributi del Fondo per la modernizzazione per oltre 2,4 miliardi di euro, che serviranno per sostenere 31 progetti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, la modernizzazione delle infrastrutture di rete, l’efficienza energetica, la decarbonizzazione dei processi industriali e dei trasporti in sette Paesi UE: Bulgaria, Croazia, Cechia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania.
Nello specifico, si tratta di 1,1 miliardo di euro alla Romania, 1 miliardo alla Cechia, 197 milioni di euro alla Bulgaria, 88 milioni alla Croazia, 47 milioni alla Polonia, 5 milioni alla Lettonia e 1 milione di euro alla Lituania. La Bulgaria utilizzerà i fondi per progetti di stoccaggio e decentramento della produzione di energia e per modernizzare la propria rete di distribuzione elettrica e accelerare così l’elettrificazione dei trasporti. La Croazia ha presentato progetti per l’installazione di impianti fotovoltaici e di accumulo di energia per i fornitori di servizi idrici pubblici. In Romania si punta a incrementare ed efficientare i sistemi di teleriscaldamento per la sostituzione delle centrali elettriche a carbone.
Il Fondo sosterrà inoltre i progetti della Cechia per migliorare l’efficienza energetica negli edifici pubblici, in Lettonia lo sviluppo dell’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici, in Lituania gli interventi per la ristrutturazione dei condomini e in Polonia i sistemi di cogenerazione per il teleriscaldamento.
Finanziato con i proventi dell’Emission Trading System europeo (ETS), il Fondo per la modernizzazione è un programma UE per aiutare 10 Stati membri - Bulgaria, Croazia, Cechia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia - a raggiungere gli obiettivi energetici al 2030. Dal 2024, con il rafforzamento del sistema ETS, il sostegno finanziario sarà esteso anche a Grecia, Portogallo e Slovenia.
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