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TRANSIZIONE ENERGETICA

Dalle steppe del Kazakistan, 2 milioni di tonnellate di idrogeno verde

Rinnovabili, storage, idrogeno. È questo il tris che si gioca ormai in ogni Paese per scommettere su un mondo carbon neutral. Ultimo, ma solo in ordine di tempo, il Kazakistan dove è in fase di sviluppo un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno verde da 20 GW vicino alla città costiera di Kuryk.

Con un costo previsto di 40 miliardi di dollari, il progetto prevede l’installazione di parchi eolici e fotovoltaici nelle steppe del sud-ovest del Paese, per una capacità complessiva di 40 GW, che serviranno ad alimentare l’impianto a elettrolizzatori per la produzione di idrogeno.


I promotori stimano che, una volta a regime nel 2032, l’impianto sarà in grado di produrre fino a 2 milioni di tonnellate di idrogeno verde l’anno, pari al 20 per cento delle importazioni previste dalla UE nel 2030.


Entro la fine di novembre 2022 è prevista la firma di un memorandum d’intesa tra il governo del Kazakistan e l’Unione Europea, che sancirà una partnership strategica proprio su idrogeno verde, batterie e materie prime sostenibili. Le vaste steppe del Kazakistan presentano eccellenti condizioni di vento tutto l’anno e un irraggiamento solare molto più intenso rispetto ai Paesi dell’Europa centrale.

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