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DECARBONIZZAZIONE

Da Belgrado decollano 900 tonnellate di CO2 in meno

Gli aeroporti, ancor di più gli scali internazionali, sono vere e proprie cittadelle che, come le vere città, si trovano a dover pianificare politiche e interventi per decarbonizzare i propri consumi e abbattere le emissioni.

In Serbia l’aeroporto di Belgrado Nikola Tesla, il più importante del Paese con oltre 5 milioni di passeggeri in transito ogni anno, ha installato una nuova centrale solare da 1 MW che potrà fornire alla struttura 1.130.000 kWh di elettricità green (pari al fabbisogno di circa 430 famiglie).


Realizzato sulla strada per Surčin, accanto al nuovo parcheggio della stazione aeroportuale, l’impianto è formato da 3.000 pannelli fotovoltaici distribuiti su una distesa di 15.900 metri quadri e consentirà di ridurre le emissioni di CO2 di 900 tonnellate l’anno.



“Dal 2018 – ha dichiarato François Berisot, CEO dell’aeroporto di Belgrado – il Nikola Tesla ha implementato progetti ambientali, tra cui l’installazione di un impianto di riscaldamento a gas naturale, un impianto di trattamento dei rifiuti solidi e un impianto di trattamento delle acque reflue; questa ultima realizzazione ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050”.


L’aeroporto ha inoltre aderito nel 2020 al programma Airport Carbon Accreditation (ACA) per la gestione delle emissioni di anidride carbonica, ottenendo il certificato di livello 1 per la struttura, mentre è ancora in corso la certificazione di livello 2; sta inoltre ottenendo lo standard 50001 sull’efficienza energetica.


Airport Carbon Accreditation è un programma globale promosso dall’agenzia europea dell’Airport Council International (ACI) – l’associazione degli operatori aeroportuali – che valuta, su metodologie riconosciute a livello internazionale e attraverso 6 livelli di certificazione, gli sforzi compiuti dagli aeroporti per gestire e ridurre le proprie emissioni di carbonio.

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