Pur affermando che non c’è attualmente carenza di gas nel Paese, per far fronte alla crisi energetica che sta investendo tutta l’Europa il governo irlandese ha lanciato il National Energy Security Framework, con il quale vuole fornire una risposta completa alle esigenze di sicurezza energetica dell’Irlanda a seguito della guerra in Ucraina.
In particolare, l’azione del governo irlandese si concentrerà su tre punti.
Il primo è gestire l’impatto degli aumenti su imprese e consumatori, specialmente per quelli più vulnerabili.
Il governo si adopererà poi per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nel breve termine, fino all’inverno 2022/2023 compreso.
Infine, il terzo obiettivo è ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, nel contesto di una graduale eliminazione delle importazioni di energia dalla Russia in tutta l’UE.
A questo proposito, il Governo dell’Irlandaha annunciato l’introduzione del Maritime Area Consents (MAC), un nuovo regime che consente al ministro dell’Ambiente e del clima, su base provvisoria, di rilasciare i permessi per l’area marittima (MAC) agli sviluppatori di energia rinnovabile che soddisfano criteri pertinenti di valutazione.
“Non è mai stato così fondamentale - ha dichiarato Eamon Ryan, ministro dell’Ambiente e del clima dell’Irlanda - utilizzare la nostra vasta risorsa eolica offshore per creare energia rinnovabile e garantire la sicurezza del nostro approvvigionamento energetico.
Lo sviluppo della nostra capacità eolica offshore eliminerà la nostra dipendenza dai combustibili fossili importati e porterà una riduzione senza precedenti delle emissioni di CO2 per un futuro climaticamente neutro”.
Il regime MAC è previsto dal Maritime Area Planning Act (MAP) del 2021, che istituisce anche la Maritime Area Regulatory Authority (MARA).
Il Piano per il clima dell’Irlanda prevede entro il 2030 5 GW di energia eolica offshore.
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