Lo sviluppo delle rinnovabili spesso si scontra con l’accettabilità dei territori interessati che - nel migliore dei casi - rallenta la realizzazione degli impianti. Come in Bulgaria, dove l’amministrazione di Vetrino, un Comune nel nord-est del Paese, ha emesso un’ordinanza con cui vieta la costruzione di aerogeneratori sul proprio territorio.
Bloccando così, di fatto, un progetto già autorizzato per la realizzazione di un parco eolico con una capacità complessiva prevista di 592 MW. Ora, il tribunale amministrativo di Varna, competente per giurisdizione, ha dichiarato nulla la decisione del Comune in quanto in contrasto con la politica del Governo bulgaro sulle energie rinnovabili, il cui obiettivo è avere il 27 per cento di rinnovabili nel proprio mix energetico al 2030.
Con un investimento stimato di 614 milioni di euro (circa 1,2 miliardi di lev), il progetto Dobrotich Wind Park prevede un parco eolico composto da 74 turbine da 8 MW ciascuna a circa 60 km a ovest della città di Varna, nei comuni di Vetrino e Valchi Dol. Nel dettaglio, saranno 50 gli aerogeneratori installati in sei frazioni del Comune di Valchi Dol, e altri 24 in cinque frazioni del Comune di Vetrino. Una volta in funzione sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di 440.000 abitazioni e consentirà di evitare ogni anno l’emissione di 1.350.000 tonnellate di CO2.
Nell’ambito del progetto, lo sviluppatore prevede contributi a sostegno dei bilanci comunali locali, durante la vita del parco eolico, per riparare e ammodernare le infrastrutture energetiche e l’illuminazione stradale, oltre a contribuire alla realizzazione di programmi di istruzione e formazione.
Tuttavia, la cosa non finisce qui: la sentenza del tribunale di Varna può essere ancora impugnata. To be continued.
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