I biocombustibili possono svolgere un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, e tante e varie sono le risorse di biomassa a cui attingere. Negli Stati Uniti il Bioenergy Technology Office (BETO) e l’Office of Fossil Energy and Carbon Management (FECM) del Dipartimento dell’Energia (DoE) hanno annunciato nuovi finanziamenti per progetti di ricerca volti alla conversione di alghe in biocarburanti e altri bioprodotti, come i fertilizzanti.
In particolare, il DoE metterà a disposizione 18,8 milioni di dollari nell’ambito del programma Mixed Algae Conversion Research Opportunity, riservandoli a due aree tematiche: la conversione di alghe marine e altre materie prime algali umide in combustibili e prodotti a basso contenuto di carbonio (obiettivi strategici di BETO); e la conversione della biomassa algale in prodotti agricoli a basse emissioni di carbonio (obiettivi strategici di FECM).
Negli Stati Uniti il settore della coltivazione di alghe marine è in rapida crescita e, secondo il 2023 Billion-Ton Report del Bioenergy Technology Office rappresentano una risorsa potenziale pari a 3,3 miliardi di tonnellate di biomassa secca. I finanziamenti andranno a cinque progetti per l’area BETO e a tre progetti per l’area FECM.
Le alghe marine, note anche come macro-alghe, sono ancora sottoutilizzate e difficili da convertire a causa della loro composizione chimica unica e dell’instabilità di stoccaggio.
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