Un elemento fondamentale per sfruttare il potenziale delle rinnovabili e accelerare la transizione è rappresentato dall’idrogeno, vettore in grado di immagazzinare e fornire grandi quantità di energia senza produrre emissioni di CO₂. Elemento che suscita sempre maggiore interesse, soprattutto per decarbonizzare i trasporti e le industrie, in particolare nei settori hard to abate, come acciaio, chimica, ceramica, carta, vetro.
A Gladstone, in Australia, nello Stato del Queensland l’Agenzia per le Energie Rinnovabili ha annunciato un finanziamento da 20 milioni di dollari a sostegno di un progetto per la produzione di idrogeno verde su larga scala, che sfrutterà la produzione dei parchi eolici e solari della regione.
Il progetto, con un costo stimato totale di 117 milioni di dollari, riguarda lo sviluppo del Central Queensland Hydrogen (CQ-H2), che prevede in una prima fase l’installazione di 640 MW di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno green a partire dal 2028. Inizialmente l’impianto produrrà 200 tonnellate al giorno (tpd) di idrogeno, con una previsione a piena produzione di 800 tpd nel 2031.
Il progetto CQ-H2 prevede anche uno studio per la realizzazione di un impianto di liquefazione dell’idrogeno nel porto di Gladstone, in grado di produrre entro la fine del 2030 400 tpd di idrogeno liquido per l’esportazione.
Lo sviluppo di un hub di idrogeno verde a Gladstone sarà d’aiuto per la decarbonizzazione delle industrie pesanti presenti nella regione e faciliterà l’esportazione in Giappone e a Singapore. Secondo gli sviluppatori, il progetto CQ-H2 creerà circa 8.900 posti di lavoro.
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