Entrato in funzione nel 1869 e lungo 193 chilometri, il Canale di Suez vede ogni anno transitare nelle sue acque circa il 12 per cento del commercio mondiale. Gestito dalla Suez Canal Authority, ente di proprietà dello Stato egiziano, il canale si appresta ora a diventare uno dei principali hotspot per l’idrogeno verde.
Sono stati recentemente firmati sette diversi memorandum d’intesa (MoU) tra le autorità egiziane e alcune società internazionali per lo sviluppo di altrettanti progetti su larga scala che, una volta realizzati, potrebbero fornire ogni anno 3 milioni di tonnellate di ammoniaca e 2,4 milioni di tonnellate di idrogeno verde. L’investimento complessivo è di 32 miliardi di dollari nella zona economica del Canale di Suez (SCZONE), che si vanno ad aggiungere ai 10 miliardi di dollari di altri accordi siglati prima dell’estate.
Cinque dei sette progetti saranno sviluppati nel porto di Sokhna, a circa 50 km a sud del punto di ingresso meridionale del canale e sede di un importante polo industriale, con raffinerie di petrolio, siti chimici e petrolchimici, industrie di fertilizzanti che rappresentano i potenziali utilizzatori dell’idrogeno. L’iniziativa, ovviamente, è mirata - anche e soprattutto - al rifornimento delle navi che attraversano il canale, oltre alla esportazione di idrogeno verde desinato all’Europa.
“L’integrazione tra le zone industriali e i porti - ha dichiarato Waleid Gamal El-Dein, presidente di SCZONE - ci rende una delle realizzazioni globali più importanti e un hub regionale per le industrie dei combustibili verdi”.
Secondo il rapporto di IRENA Global Hydrogen Trade to Meet the 1.5C Climate Goal: Part III – Green Hydrogen Cost and Potential grazie ai livelli di irraggiamento solare di 2,3 MWh per metro quadrato e una velocità del vento fino a 12,86 metri al secondo dell’area di Suez, l’idrogeno verde potrebbe essere prodotto in Egitto a meno di 1 dollaro/kg. Sempre nella zona di Suez sono in fase di realizzazione un elettrolizzatore da 100 a Sokhna e un progetto waste to hydrogen da 1 GW a Suez East Port Said, all’estremità settentrionale del canale.
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