Come nel resto del mondo, anche negli Stati Uniti è previsto un considerevole sviluppo degli impianti eolici, al fine di traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese al 2050. Espansione che deve portare a considerare in modo proattivo e sostenibile l’intero ciclo di vita delle turbine, dalla loro installazione al loro smantellamento.
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha promosso un concorso da 5,1 milioni di dollari per sviluppare un’industria per il riciclo delle turbine dismesse. Se circa il 90 per cento del corpo di una turbina eolica è composto da materiali che possono già essere riciclati commercialmente, alcune parti realizzate o rinforzate con fibra di carbonio o di vetro o con minerali critici (come neodimio e disprosio) non hanno invece ancora la possibilità di essere riciclati in strutture presenti sul territorio americano.
L’ufficio per le tecnologie e per l’energia eolica del DOE ha quindi dato il via al Wind Turbine Materials Recycling Prize, parte del più ampio programma American-Made Challenge, per sviluppare nel Paese un’industria per il riciclo sostenibile di queste componenti e promuovere la collaborazione tra imprenditori, ricercatori ed esperti.
Obiettivo del Wind Turbine Materials Recycling Prize è adottare da altri settori tecnologie di riciclo commercialmente mature e migliorare la sicurezza energetica interna riducendo la dipendenza del Paese dall’importazione di materiali.
Il concorso prevede due fasi, che si svilupperanno nel 2023 e 2024: Initiate! per la presentazione dei progetti, e Accelerate! per la realizzazione di prototipi e dimostrazione su vasta scala della tecnologia applicata. Al termine della prima fase saranno selezionati 20 progetti, sei dei quali parteciperanno alla seconda che prevede, oltre a un premio in denaro, la possibilità di lavorare in sinergia con i ricercatori del DOE.
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