All’insegna del claim Soluzioni per un futuro sostenibile, E-world Energy & Water è tornata quest’anno alla sua tradizionale data di febbraio e ha superato tutti i precedenti record di partecipazione. 900 espositori provenienti da 31 Paesi hanno presentato prodotti e soluzioni occupando l’intero quartiere fieristico di Essen, confermando questo evento espositivo e congressuale come punto di riferimento per l’industria energetica in Europa.
Il livello internazionale dell’appuntamento è ormai acclarato: accanto ai grandi operatori e alle start-up tedesche, un quinto delle aziende presenti proviene da altri Paesi europei e l’Italia è stata ben rappresentata su tutta la filiera: agli operatori nazionali Eni, Enel e Duferco Energia (più Unicredit per l’ambito finanziario) si aggiungono le multinazionali che operano anche sul nostro territorio, come Engie, EDF, Axpo, EON, Repower, Iberdrola e Alpiq.
In questa edizione l’attenzione è stata rivolta soprattutto a come conciliare resilienza, neutralità climatica e prospettive industriali. Gli stringenti obiettivi ambientali hanno infatti implicato una ridefinizione dell’energy mix europeo, con l’introduzione di sempre maggiore capacità rinnovabile, mentre le tensioni geopolitiche hanno forzato a tracciare nuovi flussi di approvvigionamento dei combustibili.
Per gestire questa complessità sono quindi necessarie capacità di programmazione, analisi e gestione delle informazioni di mercato sempre più ampie e sofisticate. Nel contempo, nuove tecnologie - accumuli e vettori energetici, come l’idrogeno - stanno definitivamente entrando nella filiera con l’obiettivo di ottimizzare l’incontro tra domanda e offerta, oggi reso instabile dalla maggiore generazione rinnovabile non programmabile e intermittente.
Coerentemente con questa evoluzione di mercato, i temi più trattati nei forum di discussione sono stati quelli relativi all’intelligenza artificiale e alla gestione dei dati, insieme alla capacità di gestire la domanda di energia nel bilanciamento della rete. Come è stato il caso dell’utilizzo dell’AI nell’ottimizzazione di un impianto di generazione, un argomento illustrato in una ricerca dall’istituto di matematica industriale Fraunhofer di Kaiserslautern.
Il tema della sicurezza sottesa alle reti è stato invece presentato dall’IEC Israel Electric Corporation, che nel suo intervento ha proposto un approccio non più reattivo ma proattivo, anticipando le minacce grazie a maggiori velocità di elaborazione, ad architetture informatiche flessibili e a più ampie capacità analitiche e predittive.
I grandi operatori di trading, dopo l’euforia stimolata dalla volatilità e dagli alti prezzi degli ultimi due anni, stanno rivedendo le proprie strategie in scenari di mercato più stabili; nel contempo, traguardano un orizzonte dove la componente rinnovabile, quindi intermittente, sarà predominante. Per esempio la Germania, in fase di uscita definitiva dal nucleare, ha fissato al 2030 un obiettivo dell’80 per cento di copertura dei consumi da fonte rinnovabile.
E in questa prospettiva la capacità di previsione sarà sempre più rilevante, come hanno testimoniato le tante società che si occupano di meteorologia e previsione dei consumi presenti alla fiera dei record.
Paolo Ghelfi
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